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Gabry Venus: “La club culture torni ad essere identitaria”

Gabry Venus, dj producer conosciuto in tutto il mondo per la sua house sempre maledettamente efficace, riflette sul ruolo del dj, sulla crisi delle discoteche, su come ripartire. Sono parole parecchio interessanti. Da leggere tutte d’un fiato.

Ecco come inizia la tua riflessione: “Nelle varie dirette sui social ed interviste che si sono susseguite nel corso di questi mesi di restrizioni dovuti al Covid-19, un tema in particolare è stato senz’altro ricorrente: la crisi del club c’era già prima. Ho sentito artisti, art director, gestori ed altri addetti ai lavori sottolineare la necessità di un ritorno agli stili, alla differenziazione, alla cultura del club. Punto focale, in sostanza, l’esigenza di smettere di proporre un minestrone comune e di ricrearsi un’identità, cosa che se nel breve termine comporta dei sacrifici, nel medio e lungo termine è stata unanimemente identificata come la ricetta di base per restituire dignità, longevità e sostanza alla club culture”.

Gabry Venus poi continua con altre idee. “Sono curioso di vedere nel prossimo futuro chi abbraccerà questa filosofia così tanto condivisa, rendendola una realtà. E vorrei scoprirlo in prima persona motivato, oltre che dalla curiosità, da necessità e volontà. Ritengo di rappresentare artisticamente a pieno le linee indicate in questo necessario reset del clubbing…”.

Chi vuol continuare leggere tutte quante le sue idee può cliccare qui: bit.ly/GabryVenusidee

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