Napoli – Si è svolta con grande partecipazione l’ottava edizione del convegno “Un pensiero per Fiorella Fabiola”, appuntamento ormai divenuto simbolo di sensibilizzazione e confronto sul tema della depressione. La sede dell’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici, lo storico Palazzo Serra di Cassano, ha ospitato professionisti, istituzioni e cittadini per un incontro che ha saputo unire riflessione e testimonianza, scienza e umanità.
Ideato e diretto dalla giornalista e conduttrice Magda Mancuso, il convegno ha come origine una storia personale dolorosa: la perdita della sorella gemella Fiorella Fabiola, scomparsa a soli 38 anni a causa di una grave forma di depressione. «La lotta alla depressione e il supporto a chi è in difficoltà sono sfide che riguardano tutti», ha ricordato con emozione la stessa Mancuso, sottolineando la necessità di non abbassare mai la guardia di fronte a un male silenzioso ma devastante.
L’incontro, patrocinato dalla Regione Campania e dal Comune di Napoli, è stato organizzato in collaborazione con l’associazione “F.L.A.I. – Fare Libera Arte Insieme”, presieduta da Gennaro Quirito e con la vicepresidenza di Maria Aprile. A moderare i lavori è stato il giornalista Giuseppe Giorgio, mentre i saluti istituzionali sono stati portati dall’onorevole Gianfranco Di Sarno, avvocato e segretario particolare del viceministro degli Esteri Edmondo Cirielli.
Tra i relatori, esperti di rilievo nel panorama della salute mentale e del benessere psicofisico: Pietro Prevete, psichiatra e dirigente del Servizio Antistalking Napoli 1 Centro; le psicologhe e psicoterapeute Manuela Morra e Simona Toto, specializzate anche in sessuologia ed Emdr (desensibilizzazione e rielaborazione attraverso i movimenti oculari); la docente universitaria Rosalia Ciorciaro, nutrizionista e idrologa alimentare; e Tanya Sidorenkova, insegnante di yoga. Tutti hanno contribuito ad approfondire con competenza i molteplici volti della depressione, evidenziando le connessioni tra benessere fisico e mentale, e ribadendo l’importanza dell’intervento precoce.
Un ricordo particolarmente sentito è stato dedicato alla memoria del giornalista Ermanno Corsi, già presidente dell’Ordine dei Giornalisti della Campania, che ha moderato le prime due edizioni del convegno e ne è sempre stato fervente sostenitore. La sua figura è stata ricordata come esempio di impegno civile e sensibilità umana verso i temi sociali.
L’edizione di quest’anno ha puntato l’attenzione soprattutto sui giovani, fascia della popolazione particolarmente vulnerabile. Un focus che nasce dall’osservazione del crescente fenomeno di disagio giovanile, talvolta legato a forme di violenza o isolamento, spesso espressione di una sofferenza interiore che non trova ascolto. Il convegno ha voluto lanciare un messaggio forte e chiaro: nessuno deve sentirsi solo nel proprio dolore.
Il valore dell’iniziativa risiede nella sua capacità di creare un ponte tra esperti e società civile, tra chi studia e cura la depressione e chi la vive in prima persona o nel proprio nucleo familiare. Un dialogo aperto, privo di giudizio, dove la scienza incontra l’esperienza diretta, la professionalità si intreccia con la memoria, e la speranza diventa possibile grazie alla condivisione.
“Un pensiero per Fiorella Fabiola” non è solo un titolo: è un invito a non dimenticare, a guardare in faccia la sofferenza e a trasformarla in occasione di solidarietà. Perché, come ha ricordato Magda Mancuso, «la depressione non si vede, ma può uccidere. E parlarne è il primo passo per salvarsi».