in

Dj Rey: l’urban groove fatta di ritmi latini e orientali

Benvenuto Dj Rey
su ElectroMag, il portale che parla della musica elettronica e dei suoi
protagonisti.

  • Poco tempo fa, hai pubblicato “Move ItDj Rey & Natel, parlaci di come è nata la vostra collaborazione e come avete sviluppato questo progetto.

Tutto è partito dal mio progetto in cui ho voluto sperimentare qualcosa di
nuovo. Ero molto ispirato dall’urban groove latineggiante ma allo stesso
tempo non volevo farlo apparire troppo comune così ho deciso di
aggiungergli un timbro suo, in quel periodo ero molto ispirato dalla musica
orientale. In un paio di giorni la strumentale era finita, soltanto non sapevo chi poteva accompagnarla con la voce e non mi andava farla cantare a chiunque. Casualmente navigando sui vari social, vedendo alcune etichette, ho notato questo ragazzo di nome Natel che canta ed era stato pubblicato da un’etichetta che seguivo. Cosi’ ho deciso subito di contattarlo e vedere se gli poteva interessare una collaborazione insieme. In quel momento ho avuto l’intuito che la sua voce era perfetta per questa strumentale ed infatti in poco tempo è riuscito a chiudere il pezzo.

  • Quando sei in studio a produrre, come gestisci il tuo tempo? Insegui l’ispirazione o sei un artista che sperimenta?

Inseguo molto di più l’ispirazione anche se mi piace molto sperimentare quando è possibile. Ogni volta che mi metto a produrre musica ho sempre un metodo diverso di approccio. Magari in quel giorno ho sentito qualche suono particolare che mi ispira e parto da quel idea, anche se poi non vado ad usare quel suono direttamente pero’ mi aiuta molto a trarne l’ispirazione per il mio progetto. Altre volte, se mi sento poco ispirato, mi metto li e sperimento magari ricampionando dei suoni oppure creando dei timbri miei usando varie tecniche del sound design.
Un altro fattore che mi aiuta è quello di ascoltare molta musica
interculturale di diversi generi. Per questo motivo nella mia prima uscita
“Move It” ci sono almeno 3 influenze diverse al livello di scelte sonore.

  • Visto il periodo storico molto particolare, credi che il tuo modo di vedere questa professione/ambizione sia cambiato?

Se parliamo della parte djset live, per quanto riguarda, si e’cambiato
decisamente! Non essendovi più le stesse possibilità per esibirsi come
prima la professione del djing è calata un sacco. La parte invece del
produttore penso che sia sempre in crescita , anzi direi che forse sta
crescendo ancora più di prima. Ho notato che molti dj per continuare a
crescere nel ambito musicale si sono posti l’obiettivo di creare propria
musica e diventare degli artisti completi.

  • Che progetti hai per futuro?

In primis continuare il mio progetto principale che riguarda DJ REY come dj
e produttore. Ho molti progetti finiti che non vedo l’ora di far uscire sia
come singoli che come collaborazioni con altri artisti..
Poi ho altri 2 progetti che per il momento non sono definiti al 100% ma
presto potrò parlarne…

  • Lascia un messaggio ai tuoi followers

Volevo ringraziare tutte le persone che hanno ascoltato e che continuano a
streamare il mio primo singolo. Che in una settimana ha raggiunto dei buoni risultati su diverse piattaforme digitali (soprattutto su “audiomack” il brano è entrato in una playlist verificata “Best Electronic of August/September”.)

Grazie del tuo tempo Dj Rey! E’ stato un vero piacere poter fare
quattro chiacchiere con te, in bocca al lupo per tutto!

Grazie a voi, è stato un piacere anche per me !

Link social
Facebook
Instagram
Spotify
iTunes

12 settembre ’20, Ancora una volta, Summer Closing Party al Golden Beach – Albisola (SV)

Deitz vince il MINI Meets Music Contest 2020