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Lorjs: “Se avete qualcosa da dire o da trasmettere mettete le cuffie e sognate!”

Bentornato Lorjs

Su ElectroMag, il portale che parla della musica elettronica e dei suoi protagonisti.

  • A meno di un mese dalla tua ultima uscita, sei di nuovo protagonista di un singolo in collaborazione con Jordi Sans sull’etichetta United Music Hits. Cosa ci racconti di questo nuovo progetto?

Jordi è il classico ragazzo spagnolo energico e scherzoso, è per questo che ci siamo trovati subito bene e abbiamo iniziato la collaborazione in pochissimo tempo. Volevo collaborare su un brano appunto con Jordi (che è il fondatore della label), e quindi ci siamo chiesti quale fosse la soluzione più adatta. La scelta è quindi ricaduta su Time to love, un brano veramente energico che rispecchia il nostro modo di essere.

  • In una stesura di un brano dove due o più artisti collaborano, quanto è importante il lavoro in team?

E’ fondamentale in una collaborazione essere coesi, essere alla costante ricerca del feedback durante la produzione, trovare gli innesti adatti, perchè come nel nostro caso, io sono più propenso alle sonorità “heavy”, mentre Jordi ama essere commerciale e radiofriendly. Nella musica in genere se si riesce a trovare il giusto connubio tra 2 opposti, sicuramente il risultato finale sarà originale ed interessante.

  • I portali e i social network sono diventati il fulcro della diffusione di massa della musica, cosa ne pensi e come li usi?

I Social purtroppo ad oggi occupano 60 o 70% di un progetto musicale (specialmente nella musica elettronica). Io sono un ragazzo “un pò all’antica”, sono cresciuto con il sony ericsson ed ho visto il progresso della tecnologia, il che alcune volte fa distogliere l’attenzione dalla qualità di un artista, preferendo chi veste bene o chi intrattiene di più il pubblico a chi invece ha delle doti musicali molto più interessanti! Fortunatamente però non funziona sempre così… Sono cresciuto in un ambiente (quello della mia famiglia) dove si facevano 300 date l’anno, solo con il passaparola, e se eri bravo, eri bravo e basta! Oggi molti locali o festival, guardano prima i tuoi followers, e poi ascoltano la tua musica. Sono stato un pò costretto ad adattarmi, amo i social specialmente quando vengono utilizzati bene.

  • Tra artista e le proprie produzioni esiste un legame?

Assolutamente si! Io riesco a produrre solo quando sono ispirato, quando ho uno stato d’animo in particolare o quando sono circondato da persone talentuose che mi trasmettono entusiasmo. La canzone in se, per me rispecchia la trasposizione degli stati d’animo in suoni. In questo caso avremmo più possibilità di interessare il pubblico, il quale potrebbe rispecchiarsi in un brano piuttosto che un altro.

  • Con l’aiuto della tecnologia, anche di facile uso, molti affermano che basti un pc per comporre della musica, qual è la tua idea a riguardo?

C’è una differenza tra chi compone musica e chi fa le canzoni. Può comporre chiunque, pagando 9 euro al mese su splice o su altri siti simili e appunto “componendo” una canzone senza aver un minimo di competenza o talento, semplicemente scaricando dei packs e assemblandoli. Poi c’è chi fa le canzoni, che si mette alla ricerca l’accordo specifico, o anche una semplice nota messa in un contesto dove potrebbe suscitare una qualsiasi sensazione all’ascoltatore. Passando poi per melodie varie. Il lavoro del produttore o compositore è un lavoro sacro. Ognuno viene influenzato dal percorso di studi, dal bagaglio musicale che si è creato con gli anni, dalle situazioni passate e dalle varie esperienze, ed è per questo che amo tutta la musica del mondo! Ognuno ha imparato qualcosa dalla vita o dalla musica e lo esprime in frequenze!

  • Che consigli vorresti dare a chi vuole intraprendere la carriera da producer.

Non mi sento in una posizione tale da poter dare consigli perchè anche io devo imparare tanto.

L’unico consiglio che mi permetto di dare è quello: di rimanere umili e di essere sempre critici con se stessi, in questa maniera si va sempre alla ricerca dell’errore e lo si può correggere! Non esiste una tecnica di produzione o un percorso di studi “standard”. Se avete qualcosa da dire o da trasmettere mettete le cuffie e sognate!

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Grazie del tuo tempo Lorjs! E’ stato un vero piacere poter fare quattro chiacchiere con te, in bocca al lupo per tutto!

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