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Peter Torre: un vortice di idee e ambizioni

Ciao Peter Torre

Benvenuto su ElectroMag, il portale che parla della musica elettronica e dei suoi protagonisti.

Piero Torre in arte PETER TORRE, classe 1988, è un dj/producer di orgine campana. Mastica BPM e puntine fin dalla tenerissima età. Attualmente è un Dj stimato e molto richiesto che, partendo da party privati di un certo calibro, è riuscito ad essere Resident dj di uno dei TOP10 Club d’Italia fino alle ospitate in tutto il mondo. Carisma ed energia, nonché una spiccata capacità di lettura della pista, sono ritenute doti di rilievo dell’artista. Negli ultimi anni è riuscito a ritagliarsi una grande fetta di pubblico con rivisitazioni di HIT famose in una chiave nuova e del tutto personale che presenta nei suoi dj set.

  • Parlaci un po’ di te.

Ho iniziato ad avvicinarmi al Djing all’età di 14 anni, quando con vari amici organizzavamo eventi in varie location della Provincia di Salerno. Dopo qualche anno sono stato attratto dal mondo delle produzioni, partendo dal creare Mash Up e Bootleg suonati da Dj internazionali come Merk & Kremont, Leandro da Silva, Gianluca Vacchi e tanti altri, fino alle edit pubblicate nel 2019 dopo aver inquadrato cosa volessi trasmettere con ciò che producevo in studio.

  • Il 23 ottobre è uscita “Festa” la tua nuova traccia che si allontana dalla produzioni precedenti, raccontaci di questo nuovo progetto.

‘’Festa’’ uscita il 23 ottobre è nata nei mesi di lockdown passati, ero indeciso se farne una mia produzione o aprirmi ad una collaborazione… Iniziai a pensare al mood che volessi dargli, quando pensai che la strada giusta fosse un cantato che ironizzasse la situazione attuale senza scadere nel banale. Ed è lì che il primo nome che mi venne in mente fu quello di LeleJoop.

Lele ha saputo tradurre in un testo allegro quanto pungente la mia idea, con citazioni in tutto il brano veritiere quanto simpatiche. Il tema principale è il desiderio dei giovani di evadere,  alla ricerca di una “Festa” che non è altro il sinonimo di libertà.

  • Come vedi la musica EDM tra qualche anno e che tipo di ruolo ricoprirà in Italia?

Così come la tecnologia, anche la musica sta facendo continue evoluzioni. Parlare di anni è un lasso di tempo lunghissimo per l’evoluzione che stiamo vivendo ora. Le label cercano sempre più brani originali, con cantati pazzeschi, con sonorità elettroniche ma lontane dall’Edm. Essendo fermi festival ed eventi si punta agli streaming, e se non per una fetta di pubblico sempre inferiore, per l’Edm in Italia non vedo più tanto spazio.

  • Di te sappiamo una cosa: sei un artista molto dinamico e versatile, che sorprese hai per il tuo pubblico?

Avendo molto tempo a disposizione quest’anno, ne ho trascorso molto in studio. Ho molti dischi e collaborazioni importanti aperte da pubblicare tra la fine del 2020 ed il 2021. Sicuramente tra le sorprese ci sarà un featuring con mia moglie, Luna Palumbo, cantante professionista proveniente dal mondo Pop.

Non ci resta che aspettare il treno della fortuna e farsi trovare pronti e preparati al suo arrivo.

  • Anche se in questo periodo i live set sono “banditi” dalla scena, parlaci delle tue esperienze in consolle.

Nel 2013 conquistai la prima consolle da Resident in uno dei locali alla Top 10 mondiale aprendo le serate a Dj del calibro di Dennis Derrer, Luca Agnelli, Federico Scavo, Nari & Milani, Tommy Vee nonché Barbara Tucker. Non mi ci fermai troppo, ed iniziai ad esser ospitato tra i migliori club d’Italia quali il Gilda a Roma, il Papeete a Milano Marittima e l’Alcatraz a Milano. Nel 2015 approdai per la prima volta ad Ibiza dove il Murphy’s mi diede la possibilità di far conoscere la mia musica. Sempre nel 2015 volai a Marsiglia, a La Suite Trolleybus che mi propose prima 1 data al mese, per poi offrirmi un contratto come dj resident. Non era quella l’aspirazione ed il tempo mi diede ragione. Nel 2018 partecipai ad un Festival Internazionale di Musica elettronica tra le vette di St. Moritz, il Music Summit. Grazie ad “Ancestrale A&M” si aprirono le porte al mondo, prima a Miami nel Marzo del 2019 al Miami Music Week, per poi giungere all’ADE ad Amsterdam di Ottobre per poi realizzare il sogno di ogni Dj, un vero e proprio Tour, a Novembre in Malesya portando la mia musica anche in Asia. Il 2020 sarebbe stato un altro anno d’oro, iniziato con l’ospitata al Ministry of Sound di Londra nel party di Fedde Le Grand, ed altri party internazionali già organizzati, se non fossero stati stroncati dalla pandemia.

  • Lascia un messaggio ai tuoi followers.

Restate connessi che le idee son tante e le ambizioni ancor di più.

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Grazie Peter Torre per essere stato con noi!

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